Ospedale di Santa Maria Nuova

L’Arcispedale di Santa Maria Nuova è uno dei più antichi ospedali al mondo ancora in attività. Fondato nel 1288 da Folco Portinari, padre di Beatrice celebrata da Dante Alighieri, nel corso dei secoli ha rappresentato per Firenze il principale luogo di cura e assistenza.

L’edificio è un insigne monumento di architettura, a partire dalla prima corsia dell’antico Ospedale degli uomini, edificato tra il 1313 e il 1315. Comprende vari chiostri e giardini interni; tra questi il “Chiostro delle Medicherie”, realizzato tra il 1418 e il 1420. La corsia delle donne fu avviata nel 1656 occupando parte del Chiostro delle Ossa; nel 1873 il cortile fu riconvertito in Pantheon dei benefattori, con epigrafi e sculture.

Lo scalone monumentale, realizzato nella seconda metà del 600, conduce agli appartamenti dello “spedalingo” che erano ubicati al primo piano e permette l’accesso al salone Martino (1720), che oggi conserva opere di grande importanza ed una collezione di oggetti provenienti dall’attività medico-farmaceutica dell’Ospedale, con migliaia di strumenti tra Sette e Novecento. Le stanze riservate alla Direzione Generale conservano opere d’arte di grande rilievo tra le quali spiccano una splendida “Crocifissione” di Andrea del Castagno e una Madonna con Bambino di Andrea della Robbia.

Il patrimonio storico artistico dell’Ospedale è articolato in un percorso museale, che comprende ritratti di Spedalinghi, dipinti tra XVI e XVII sec. nel solco della tradizione fiorentina delle “gioviane”; un affresco strappato raffigurante la “Conferma della regola agli Spedalinghi da parte di Martino V”, opera di Gherardo di Giovanni del Fora (sec. XV), e numerose altre opere che testimoniano il glorioso passato: due importanti crocifissi, alcuni elementi in pietra facenti parte di arredi e decorazioni architettoniche di epoche diverse. Tra gli autori rappresentati nelle raccolte d’arte si possono vantare Bicci di Lorenzo, Andrea della Robbia, Giovanni Battista Paggi, Alessandro Allori, Giambologna, Volterrano, Bernardo Buontalenti, Pomarancio ed altri.
L’importante fondo d’archivio è conservato presso l’Archivio di Stato di Firenze, mentre la Biblioteca è depositata presso il Centro di documentazione di Storia della Sanità

Nell’Ospedale operano da 700 anni le suore oblate ospedaliere, fondate da Mona Tessa nel 1301. Il mondo della devozione e della preghiera delle oblate, degli spedalinghi e l’attuale vita liturgica hanno perno nella Chiesa di Sant’Egidio, anch’essa proprietà dell’Ospedale, testimone di oltre sette secoli di vita artistica e spirituale del complesso di Santa Maria Nuova, oltre che celebre per la musica e il canto. Il Tabernacolo in marmo è opera di Bernardo Rossellino e lo sportello si deve a Lorenzo Ghiberti.

L’Ospedale offre visite guidate per gruppi su prenotazione e visite per le Scuole, un percorso storico con altri Musei, un servizio di accoglienza culturale, il Sito web, una Newsletter, servizi di consultazione online, organizza conferenze, concerti, pubblicazioni, promozione. Collabora, tra altri istituti, con: Università di Firenze, Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”, Società Medica Santa Maria Nuova, Associazione Santa Maria Nuova, Conservatorio L. Cherubini, Archivio di Stato di Firenze; “Museo Galileo”.

Dove siamo

Piazza Santa Maria Nuova 1 – 50122 Firenze
tel. 055 6938374
fondazionesantamarianuova@uslcentro.toscana.it