Museo delle Arti Sanitarie e Storia della Medicina
Ospedale di S. Maria del Popolo degli Incurabili

Il 23 marzo del 1522, sull’antica collina di Caponapoli, la Real Santa Casa di Santa Maria del Popolo degli Incurabili fu fondata dalla Venerabile Maria Lorenza Longo (1463-1542). Alla nuova istituzione collaborò anche san Gaetano da Thiene.

Medici illustri, predicatori e santi, insieme a volontari e benefattori costituirono un’autentica testimonianza della carità e della cultura medica. L’ospedale rappresentò un polo dell’assistenza medica e della cultura scientifica non di Napoli: dall’Accademia degli Oziosi e dalla cultura medico-filosofica al razionalismo illuminista, sino alla Scuola Medica Napoletana nell’Ottocento, che rappresenta un capitolo fondamentale della storia sanitaria del Paese, ed ebbe illustri esponenti come Severino, Cotugno, Quadri, Amantea, Santoro, Boccanera, Troja, Cirillo, fino a san Giuseppe Moscati.

Il complesso monumentale costituisce una vera cittadella ospedaliera su Caponapoli con tracce di architetture greco-romane e sistema di pozzi. Il cortile risale alla fondazione cinquecentesca; al 1530 risale la Chiesa di Santa Maria del Popolo; nello stesso secolo viene realizzata la “Razionalia” con un pozzo sullo Scalone detto “dei Pazzi” (qui presenti fino alla fondazione dell’ospedale psichiatrico di Aversa) e la cappella dell’Arciconfraternita dei Bianchi della Giustizia.
L’assetto attuale del complesso è il risultato dei lavori di rimaneggiamento realizzati nella prima metà del Settecento. Su disegno del Vaccaro venne realizzata una Spezieria ancora oggi integra nella stigliatura e nel corredo. Nell’800 vengono aggiunti corpi laterali per le cliniche universitarie ed inglobato il più antico chiostro di Santa Maria delle Grazie. Nei primi del ‘900 viene eretto il padiglione “Armanni” per l’Anatomia e l’istologia patologica, nel quale operò il prof. Giuseppe Moscati.
L’ospedale ha una forma “a scacchiera” con due chiostri interni con orti e un cortile su cui si affacciano tre scaloni in piperno.

L’Associazione “Il Faro d’Ippocrate” ha dato vita al Museo delle Arti Sanitarie e Storia della Medicina. Le collezioni comprendono circa 15.000 oggetti: antichi strumenti medico-chirurgici e scientifici, documenti, reperti anatomopatologici, preparati a secco e in formalina, cere e rilievi anatomici del secolo XVIII, ricostruzioni di farmacie storiche. Il percorso di visita comprende la Farmacia storica (ove sono collocati 450 tra albarelli e idrie maiolicati), la Chiesa di S.M. del Popolo, la Quadreria, il Chiostro di S. Maria delle Grazie, la Chiesa di S. Maria Succurre Miseris dei Bianchi della Giustizia.

Il patrimonio artistico comprende opere d’arte provenienti dagli Incurabili e da altri ospedali storici napoletani: oltre 2000 beni, tra cicli di affreschi, tele, tavole, statue, paramenti sacri, arredi liturgici, vasi da farmacia, busti e ritratti di medici illustri e benefattori, dal secolo XVI al XIX. Tra gli artisti ricordiamo Giovanni da Nola, Marco Pino, Battistello Caracciolo, Belisario Corenzio, Francesco De Mura, Pietro Bardellino, i fratelli Massa. La Biblioteca custodisce circa 8000 volumi tra monografie e periodici; si conservano poi circa 1000 immagini fotografiche originali (fine sec XIX – metà sec. XX).

L’Associazione “Il Faro d’Ippocrate” ha dato vita al Museo delle Arti Sanitarie e Storia della Medicina. Le collezioni comprendono circa 15.000 oggetti: antichi strumenti medico-chirurgici e scientifici, documenti, reperti anatomopatologici, preparati a secco e in formalina, cere e rilievi anatomici del secolo XVIII, ricostruzioni di farmacie storiche. Il percorso di visita comprende la Farmacia storica (ove sono collocati 450 tra albarelli e idrie maiolicati), la Chiesa di S.M. del Popolo, la Quadreria, il Chiostro di S. Maria delle Grazie, la Chiesa di S. Maria Succurre Miseris dei Bianchi della Giustizia.

Dove siamo

Via Maria Lorenza Longo 50 – 80138 Napoli
Tel. 081 440647
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info@ilfarodippocrate.it

PER SAPERNE DI PIÙ
www.museoartisanitarie.it